25
Gen
07

Frittatine in forno con il rafano

Frittatine con rafano al forno

Come vi avevo già confidato qualche giorno fa, tra i buoni propositi per il nuovo anno c’era quello di riscoprire sapori e ingredienti poco utilizzati nella nostra cucina (dove per nostra intendo quella del nostro appartamento e non la nostra cucina italiana). Dopo i porri ecco dunque giungere in tavola il rafano!
Finora la mia unica esperienza con il rafano risale a una cena in un ristorante giapponese qualche anno fa, quando mi portarono l’ottimo wasabi per condire le pietanze che avevo davanti (tra parentesi, per chi conosce bene il francese, guardatevi il film con Jean Reno in lingua originale… il doppiaggio in italiano di Wasabi è stata una delle cose peggiori che abbia mai sentito, pari forse a quello de L’Odio di Kassowitz). Più tardi ho scoperto che il rafano verde, ingrediente principale del wasabi, in realtà non è nemmeno un rafano…
Insomma, era una tra le cose che dovevo provare assolutamente! Mi sono dato da fare e ho cercato in rete quale potesse essere l’accostamento migliore e devo dire che è stato molto difficile trovare piatti vegetariani (volevamo provarlo entrambi) che contenessero il rafano perché la maggior parte delle volte è associato o al pesce o al maiale. Alla fine, nonostante nelle mie ultime ricette avessi già proposto sia soufflé che tortini, abbiamo ripiegato sul nostro stampo da muffins in silicone e abbiamo scelto di testare il rafano in una semplice frittata.
Per 6 frittatine:

  • 4 uova
  • 4 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 2 grosse patate
  • 3 cucchiaini di rafano in polvere
  • sale, olio e prezzemolo

Sbucciate le patate e grattugiatele grossolanamente. Saltatele in un tegame con poco olio e sale avendo cura di mescolarle continuamente per evitare il rischio di preparare un rösti, buonissimo ma poco utile per la nostra ricetta. Una volta pronte (10 minuti scarsi) toglietele dal fuoco e lasciatele intiepidire.
Sbattete le uova con il parmigiano, il prezzemolo tritato e un pizzico di sale. Quindi unite le patate e il rafano e mescolate bene.
Ora, se usate lo stampo in silicone non avete da fare altro viceversa se usate degli stampini in alluminio o altro dovete imburrarli bene prima di versare il composto dividendolo equamente in ognuno.
Infornate a 220°C per 10 minuti e servite, caldo o freddo fa lo stesso perché questi manicaretti si prestano benissimo ad essere degustati sia in un buffet freddo che come piatto caldo… peccato averne fatti solo 6…


22 Risposte to “Frittatine in forno con il rafano”


  1. 25/01/2007 alle 12:16 PM

    Purtroppo non amo il rafano, ma il tuo post mi sarà utile per imparare a fare la frittata in forno… purtroppo il vecchio trucco della mamma non mi riesce mai e la frittata cola miseramente sul pavimento…
    😦
    ciao
    franci

  2. 25/01/2007 alle 12:33 PM

    Il mio “vecchio trucco della mamma” per la frittata in padella consiste nel rigirarla utilizzando un coperchio grande… di solito funziona però la frittata deve essere già cotta bene da un lato… 🙂

  3. 25/01/2007 alle 6:14 PM

    davvero il film perde con il doppiaggo?
    Wasabi credo sia uno di quei film che quando sono in programmazione non me lo perdo mai…
    peccato che non conosco il francese e non mi sono neanche mai sforzata di impararlo… vedi se fossi stata più diligente adesso mi sarebbe tornato utile!

  4. 25/01/2007 alle 7:09 PM

    Non perde molto… perde moltissimo! Soprattutto il personaggio della ragazzina giapponese.

    Non so se sia campanilismo preconcetto da parte dei doppiatori italiani (che pure sembra siano i migliori anche se ultimamente lasciano a desiderare con l’intonazione e a volte pure con la grammatica) o se ci sia una certa difficoltà nel rendere le espressioni gergali francesi nella nostra lingua… Fatto sta che succede più di una volta che i film francesi abbiano poi un pessimo doppiaggio. A meno che non ci sia Depardieu o Delon… allora magicamente funziona tutto bene!

    L’Odio di Kassowitz è forse l’esempio più lampante perché si è preteso di rendere lo slang della banlieue parigina (con neri, marocchini e francesi squattrinati) utilizzando i dialetti romanesco, napoletano e simili… Oltre a non rendere affatto l’idea, arreca pure un danno di immagine alle nostre città del Sud…

    Ma la finisco qui perché preferirei continuare a parlare di cucina… almeno qui…

  5. 27/01/2007 alle 11:58 am

    bellismo il tuo blog volevo linkarlo…mi fai venire una fame ….ma sei un cuoco professionista?
    ciao Giulio

  6. 27/01/2007 alle 12:02 PM

    Macché professionista… io mi occupo di tutt’altro. Ho solo una passione sfrenata per il cibo (e purtroppo a vedermi si capisce subito…)
    🙂
    Grazie

  7. 27/01/2007 alle 12:24 PM

    Ciao! non sono amante del rafano pero’ le tue frittatine sono proprio invitanti. Io vivo in Spagna e dopo 5 anni di tortilla con patatas ho imparato ha dare “la vuelta” ,cosí come si dice qui, alla frittata..pero’ la tua idea di metterle nel forno mi sembra perfetta, Escono fuori come dei souffle, no?
    Hai davvero un bel blog!
    Daniela

  8. 27/01/2007 alle 7:38 PM

    Ciao Fabien, oggi abbiamo provato la tua ricetta (senza rafano che non ci piace!), preparando delle mini frittatine (mini proprio perchè abbiamo utilizzato gli stampini al silicone dei mini muffins) al forno: che buona la cottura al forno, una vera sorpresa! Peccato che appena sfornate erano tutte belle gonfie e manco due minuti si sono ammosciate…

  9. 27/01/2007 alle 8:26 PM

    E brava Maricler! Mi fa proprio piacere… Io purtroppo ho un forno abbastanza sfigato se no ci cucinerei praticamente tutto, mi piace davvero tanto come cottura!

    E grazie anche a Daniela per i complimenti…

  10. 10 B5
    28/01/2007 alle 1:58 am

    il rafano? Non ho potuto preparare un piatto col rafano. Non si usa neanche da noi spesso. Frittatini sembrano interessanti,li proveró.. : )
    (E Wasabi-film,? Ok, conosco francese, proveró a guardarlo. Da anni che volevo vederlo..)

  11. 28/01/2007 alle 6:37 PM

    Complimenti per le tue frittatine…ma soprattutto per il blog…vermente fatto bene e con ottime ricette!

    chiara http://monolocaleincentro.blogspot.com/

  12. 29/01/2007 alle 5:45 PM

    sono anni che non faccio le frittatine al forno, prima mi dilettavo spesso, ora mi hai dato questa dritta dello stampo da muffin che mi apre eccellente!
    compilmenti per la ricetta, anche a me piace sperimentare ma ultimamente non riesco molto spesso a trovare tempo per procurarmi ingredienti “esotici” (a napoli non si trovano ovunque ma nella zona della stazione invece ci sono, per via della massiccia presenza di migranti, molti negozi del genere…però è molto lontano da dove vivo…)

  13. 01/02/2007 alle 9:01 am

    Le tue frittatine in forno…meravigliose !!!
    Je suis ravie d’avoir découvert ton blog. Bravo

  14. 14 Dianne
    30/03/2007 alle 9:15 PM

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  19. 19 Fabyone
    09/12/2007 alle 4:49 PM

    Ciao Fabien il tuo blog e ben fatto complimenti,per quanto riguarda il rafano io sono di Trieste e qui’ da noi si usa moltissimo(con i bolliti)crudo…

  20. 20 nalia
    16/12/2008 alle 4:18 PM

    Ciao,
    volevo dirti che da noi, in Basilicata, il rafano fa parte della cucina popolare dei paesi di mezza montagna e che è usato, rigorosamente fresco e gratugiato, persino sulla pasta con il ragù. Le ricette più buone, secondo me, sono sempre quelle in cui si usano le uova. Hai mai sentito parlare di “rafanata”? Se hai un giardino coltivare il rafano è facilissimo

  21. 21/04/2009 alle 11:21 am

    Ciao! Sto piangendo “come una Maddalena” (come dicono i francesi)!
    Sto grattugiato una radice di rafano, un piccolo sacrificio prima di una grande goduria, io adoro il rafano! Mi sono detta: “vediamo le ricette che propone il web.” e ho trovato questa ricetta che andrò subito a provare. Volevo consigliarlo anche sulla pasta fatta in casa, ragù e pecorino, e la “rafanata”. Anche io sono della Basilicata come l’amica qui sopra, ma vivo all’estero. Sono appena tornata dall’Italia, dopo una visita ai miei parenti e ho (come tutti gli anni) portato con me rafano e salsicce (la Lucania è la culla della salsiccia di suino, non per niente si chiamano in Grecia e nel Veneto “Lucaniche”).
    Sono d’accordo con te, prima di andare a vivere in Francia ero convinta che i migliori doppiatori del mondo siano gli italiani, e invece no! Dopo aver visionato vari film doppiati, anche dall’inglese, ho capito che non è assolutamente vero! I migliori sono i francesi, anche le traduzioni, sono molto più “ricercate”. A presto. Giuditta

  22. 22 Paola V
    01/06/2012 alle 2:37 PM

    Ciao, visto che in cucina sono abbastanza una schiappa, qualcuno mi può quantificare in grammi il peso all’incirca delle 2 grosse patate? Grazie


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