Uno dei temi proposti all’interno di Slow Fish (la fiera alimentare dedicata al pesce che si conclude oggi) è la riscoperta del pesce cosiddetto “povero” all’interno di piatti belli, saporiti, appariscenti o comunque finora pensati unicamente per il pesce più pregiato. Ovviamente non potevo mancare l’occasione di questa fiera per proporre un piatto a tema, giusto per trovare ancora una volta la scusa per scrivere una breve introduzione alla ricetta… La gallinella è un pesce sicuramente “povero”, che ho comprato alla Coop a meno di 3 euro (7-8 filetti, ca 350gr), della stessa famiglia delle triglie e dalle carni assai gustose e Slow Fish (non ci sono andato, ho solo visto i servizi in TV) mi è cascato proprio a fagiuolo per andare a presentarvi la ricetta…
- 350gr di filetti di gallinella
- 3 cucchiai d’olio
- 1 limone
- 1/2 bicchierino di Gin
- prezzemolo
- burro
- sale e pepe
La prima cosa da fare, se ci riuscite senza disfare le carni morbide della gallinella, è eliminare quelle due o tre lische che ancora si trovano nei filetti: giusto per non ritrovarvi sgradite sorprese durante il pasto. Allineate quindi i filetti in un piatto fondo e versatevi sopra la marinata composta da un’emulsione di olio e succo di limone cui avrete aggiunto il prezzemolo tritato e il sale. Coprite il piatto con la pellicola e lasciate riposare in frigorifero per un paio d’ore.
Trascorso questo tempo, sciogliete una noce di burro in un tegame e cuocetevi, a fuoco vivace, i filetti con la loro marinata. Tre minuti per parte e rigirandoli una volta sola perché sono assai delicati.
Una volta asciugata la marinata, versate il gin e lasciatelo sfumare. Quindi servite ben caldo con una macinata di pepe.
Ma che delizia la tua ricetta!!!! 🙂
In tema con il mio week-end appena trascorso a Genova alla fiera di Slow-fish!
interessante l’aggiunta di Gin finale.
mmmm…semplice e gustosa…mooolto interessante!!!
Ottima anche se dimentichi la marinata di pesce nel frigo per più tempo ;-)!!!!
Oggi ho comprato dei filetti di Gallinella ed ho cercato sul web come cucinarli.
Ho trovato la tua ricetta e domani sera la gusterò,poi ti farò sapere.
io ho sostituito il prezzemolo con il coriandolo e il cognac col gin.
piuttosto buono!
grazie per la ricetta, non sapevo proprio come fare un grosso filetto di gallinella!
pesce povero giusto alla coop….
direi che a taglio grosso e selezionato diventa uno dei più cari e validi
dragoncello, succo di limone e cognac in marinata, il gin dovrebbe andare bene per la cottura ma occhio a farlo sfumare violentemente e al 100 per 100
se metto in forno, in una pirofila senza burro il risultato è lo stesso?
@Gianluca… se non vuoi usare grassi per avere una cottura più leggera utilizza comunque la carta forno nella pirofila per evitare che i filetti si attacchino alla teglia. Siccome però i filetti in padella andrebbero rigirati per una cottura uniforme, forse per una cottura in forno è più adatto un cartoccio… vedi un po’ 🙂
io filetti di gallinella ne ho mangiati recentemente in un ristorantino sul mare, marinati ma FREDDI, e direi OTTIMI ! non saprei se prima del raffreddamento fossero crudi o cotti, quindi la mia domanda è : è possibile che abbia gustato una ricettina di gallinelle marinate CRUDE ?
PS la marinatura era a base di lime (non limone) pepe fresco e erbette varie, e non c’era nulla di alcoolico
grazie ciao e buon appetito!
@carletto… è assai probabile che fosse stato servito come piatto freddo ma che fosse stato lasciato freddare dopo una breve cottura. La marinatura gli ha dato una prima “cottura” nel lime ma poi dovrebbe essere stato spadellato per qualche minuto.