19
Apr
20

Focaccia Italo-Inglese

Focaccia

Che effetto strano aprire di nuovo WordPress dopo quasi 9 anni!
E francamente che felice sorpresa vedere nelle statistiche del blog che dopo tutto questo tempo ancora 200 persone ogni giorno leggono le mie vecchie ricette!

Ma questo spazio un po’ mi manca.

Ultimamente, complice anche la quarantena, ho ripreso un po’ a farmi vedere online con cose a tema cibo. Per esempio, con un live cooking show su Instagram. Roba che nemmeno esisteva quando ho abbandonato questo blog!
A quei tempi anche YouTube non è che fosse così tanto utilizzato dai food blogger italiani e mi sa che nemmeno GialloZafferano aveva ancora pubblicato video.
Eh, il tempo passa… 

Ma non sono tornato a scrivere qui per una vena nostalgica. Semplicemente mi è venuta voglia di salvare su queste pagine la ricetta della focaccia che ho preparato stamani. 
Il pane purtroppo a Londra è pessimo. Ho notato che anche a Firenze, quando torno giù ogni tanto, la qualità si è abbassata notevolmente purtroppo. Ma qui proprio siamo a un livello che ti fa cascare le braccia ogni volta che addenti una “ciabatta” (e le virgolette sono d’obbligo). Anche se la compri dal miglior fornaio in città. 

E quindi, siccome la ricetta di oggi è stata un successo e ho finalmente trovato dosi, metodi e tempi che hanno dato un gran risultato, mi pare giusto immortalarla sul blog. Anche dopo 9 anni dall’ultima ricetta! 

Le foto sono scattate al volo col cellulare, ma vabbè. 

  • 500gr di farina 00 (in Inghilterra il sistema è diverso ma dovrebbe corrispondere)
  • 7gr di lievito fresco
  • 400gr di acqua tiepida o almeno a temperatura ambiente
  • 10gr di sale
  • 40gr di olio EVO per la scodella + altro olio per condire

Mettete la farina e l’acqua in due ciotole separate. Quella per la farina abbastanza capiente che poi servirà di nuovo.
Nella ciotola con la farina versate il sale e mescolateli insieme, così che facciano la reciproca conoscenza. Dopodiché formate un buco al centro.
Nella ciotola con l’acqua dissolvete completamente il lievito. Versate poi il liquido nella ciotola con farina e sale.

Con la mano aperta in modo che le dita sembrino i rebbi di una forchetta, cominciate a mescolare il tutto, andando a raschiare sul fondo e amalgamando bene. Senza lavorare troppo l’impasto però: deve prendere aria e attivare i microorganismi, non rovinarli.
L’impasto deve rimanere appiccicaticcio, non fatevi prendere dalla smania di aggiungere farina se vi sembra troppo umido. Fidatevi della ricetta!

Quando l’impasto comincia a staccarsi dalle pareti della ciotola, trasferitelo su un piano di lavoro liscio.
A questo punto rimboccatevi le maniche.

Facendo forza con il polso, stendete l’impasto lungo il piano e ritiratelo verso di voi le dita. Dovete proprio stirarlo e strapparlo con un movimento lungo di polso e braccio e poi recuperarlo.
Ripetete questa operazione ininterrottamente per almeno 2 minuti.
Poi, con l’aiuto di della classica spatola-raschietto raccogliete l’impasto insieme, raccattandolo dal basso e ripiegandolo su se stesso. Andate avanti così per un minuto. Poi di nuovo stirare e strappare per 2 minuti.
Spatola.
Stirare e strappare.
Spatola.
Stirare e strappare.

Durante tutto questo lavoro vi dovreste rendere conto di quanto stia cambiando l’impasto tra le vostre mani. È diventato molto più elastico e “forte”.
Questo è il momento di ricompattarlo un’ultima volta con la spatola.
Versate 40gr di olio nella stessa scodella in cui avevate impastato e trasferitevi di nuovo l’impasto, possibilmente in un solo movimento.
Coprite con un panno e lasciate riposare per 30 minuti in un ambiente riparato.

Dopo mezz’ora, senza togliere l’impasto (che dovrebbe essere gonfiato) dalla scodella giratelo un paio di volte su stesso con la spatola: infilate la spatola sotto da una parte, tirate su l’impasto e portatelo sopra. Fate la stessa operazione 5-6 volte per fare entrare altra aria e un po’ dell’olio. Dopodiché fate di nuovo riposare, coperto, per 30 minuti.
Ripetete la stessa cosa altre 2 volte a distanza di mezz’ora.

Al termine del riposo, l’impasto dovrebbe essere raddoppiato di volume. Il mio era anche più gonfio. Lasciatelo ancora nella scodella ma mettetelo 10 minuti in frigorifero.
E ora è quasi pronto.

Prendete una teglia 30x20cm e ungetela leggermente. Capovolgetevi sopra l’impasto, ripiegatelo in due e poi con le mani cominciate ad allargarlo delicatamente verso i bordi della teglia. Poi con le dita fate tanti buchi sulla superficie.
A questo punto versateci sopra altro olio e, se volete, del rosmarino. Non usate sale adesso, aspettate che l’impasto sia riposato sulla teglia per un’altra mezz’ora (non coperto). E nel frattempo accendete il forno a 220C.
Che fatica aspettare tutto sto tempo eh? Ma ne vale la pena!

Ora è il momento di salare (sale grosso se preferite) e infornare!
Ultimi 15 minuti di attesa. Ci siamo! È pronta!
E ovviamente: altro olio sulla focaccia!!!

Oggi abbiamo accompagnato questa bontà con pomodorini arrostiti, burrata, pecorino toscano e tante altre piacevoli prelibatezze.

Così buona che ho dovuto scriverla sul blog. Che emozione.
🙂

Se poi ora vi è venuta voglia di leggere cos’altro faccio nel frattempo… @fabienb.blog

17
Ott
11

Veggie Shepherd’s Pie

Veggie Shepherd's Pie

Oh che emozione: il mio primo post sul mio nuovo MacBook Air e il mio primo post da Londra!
😀
In realtà questa ricetta era stata promessa ai fan su Facebook già da molti mesi, credo fosse Maggio, quando postai un foto-indovinello durante la preparazione… Mi dispiace soddisfare la curiosità con così tanto ritardo ma a quanto pare invece adesso la ricetta mi casca proprio a fagiuolo, hehe. Oltretutto stanotte qui erano tipo 2-3°C, quindi mi ci vuole ‘sto bel piatto caldo!

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12
Set
11

Plum-cake al limone (ma non solo)

Plum-cake al limone con maionese

Il titolo è sicuramente un po’ misterioso ma il motivo c’è e ve lo svelerò tra pochissimo (se ancora non lo sapete).
Questa è l’ultima ricetta che ho pubblicato per Calvé su vistochebuono.it, la seconda inedita, e come avrete capito si tratta di una ricetta un po’ particolare… Infatti ho utilizzato la maionese per creare un dolce. Un dolce! Sulle prime ero a dir poco scettico, ma la voglia di stupirmi e la considerazione che la maionese non è poi altro che una miscela di uova e olio (vabbè. più o meno) mi hanno portato a fare anche questo tentativo… Ed è riuscito!

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07
Set
11

Furikake finger food

Furikake

E son finite pure le ferie! Magari qualcuno che parte a settembre invece c’è (buon per lui/lei), però la maggior parte degli italiani ormai è già tornata alla solita routine o quasi visto che ancora manca qualche giorno alla ripresa dell’anno scolastico… E questi ultimi due mesi sono stati parecchio divertenti e ricchi di novità, tra vacanze all’estero e nuovi progetti, ma anche di stimoli a riprendere bene o male le attività su questo blog. Certo il meccanismo adesso è molto arrugginito e farraginoso e necessita di una bella oliata per tornare a lavorare a pieni giri ma la speranza, mia e suppongo anche vostra se siete ancora qui a leggermi, è che piano piano tutto possa tornare a quella che era la normalità fino ad esattamente un anno fa. Sì lo so che l’ho già detto altre volte… speriamo.

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01
Ago
11

Brioche pudding estivo

Brioche pudding estivo

Incredibile vero? Siete tornati sul blog e c’è una nuova ricetta! 😀
Durante questa lunga assenza ho mancato di festeggiare il compleanno del blog (5 anni!), non ho mantenuto promesse di ricette fatte agli amici su Facebook (ma rimedierò presto) e soprattutto credo di aver dato l’impressione a tutti quanti di aver preso la decisione di abbandonare tutto quanto… Non è così. Semplicemente non sono quel tipo di blogger, anche un po’ modaiolo, che ritiene di dover scrivere qualcosa sempre e comunque e mi pare di averlo sempre detto chiaramente a tutti voi. Ovviamente ci sono stati momenti in cui avrei potuto riprendere in mano la cosa già prima di oggi, però è vero che stare lontano così a lungo un po’ di disaffezione l’aveva portata e anche se ho continuato ad essere attivo sulla fan page di Facebook, mi mancavano gli stimoli giusti per buttar giù due righe anche qui sopra.
Non so dirvi onestamente se l’attività riprenderà regolarmente, ma per adesso sono qui di nuovo a proporvi qualche buona (spero) ricetta…

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31
Gen
11

Pasta risottata al cavolfiore

Pasta risottata al cavolfiore

Ooooohhh, finalmente! Ormai avevate perso la speranza, vero? E invece rieccomi qua!
Ho appena controllato le statistiche di ieri e ancora, dopo 3 mesi di totale assenza e in pieno giorno festivo, siete stati oltre mille a passare a trovarmi… Grazie!
Devo ammettere che faccio una gran fatica a riprendere in mano il blog dopo la pausa forzata, ma per fortuna ho questo impegno con Felicetti che mi obbliga a fare uno sforzo in più e a rimettermi a scrivere queste mie ricette per voi.

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25
Ott
10

Kebab di Seitan

Kebab di Seitan

È un periodo in cui il Seitan è sulla bocca di tutti: di chi si avvicina oggi per vari motivi ad una cucina senza carni, di chi pensa che una sagra del seitan sia qualcosa che non sta né in cielo né in terra, sulle riviste di cucina, perfino sulle pagine degli antivegetariani di Dissapore… A volte clamorosamente a sproposito, come quando lo si intende paragonare al tofu: un po’ come se ad un marziano spiegassimo che il pollo è come la feta. Il più delle volte però, cercando di fare apparire invitantissima anche per un carnivoro convinto questa pietanza spongiforme accompagnata da una banale insalatina (suvvia, siamo seri). Ora, io mi rivolgo qui agli amici vegetariani, vegani e anche animalisti: ma non vi siete onestamente un po’ scocciati che vi facciano sempre apparire come quelli integralmente salutisti, indisponibili allo sgarro alimentare sia pure per un cucchiaino d’olio extravergine in più? Che il vegetarianismo sia banalmente una questione dietetica e non un forte convincimento etico? Ma chi l’ha detto che un vegetariano debba patire orribilmente la fame e nutrirsi esclusivamente di una dieta che farebbe tristezza anche al coniglietto Bunny?

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18
Ott
10

Cheesecake al cioccolato bianco, rose e lamponi

Cheesecake al cioccolato bianco, rose e lamponi

1000! Incredibile!
La mia pagina su Facebook ha raggiunto l’incredibile traguardo di mille fans, una roba che per me era assolutamente fuori anche dalle più rosee previsioni (ci speravo, considerando quanti siete ogni giorno, ma non credevo di arrivarci). Non so chi sia di preciso questo millesimo fan, ma lo invito a palesarsi così che possa ringraziarlo pubblicamente come merita.
Intanto ne approfitto per ringraziarvi ancora una volta tutti quanti, soprattutto quelli che ancora mi seguono assiduamente nonostante la pausa e che si fermano a commentare qui o su Facebook. A voi è dedicato il dolcino che vi offro oggi, già annunciato sulla fan page e atteso da qualcuno (spero di non deludere cotanta fiducia). Grazie.

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13
Ott
10

Carbonara Do-It-Yourself

Spaghetti alla Carbonara DIY

È già trascorso un mese! Ve l’avevo detto che sarebbe stata dura riuscire a postare qualcosa con i miei nuovi ritmi e purtroppo non sono stato in grado di smentirmi… Per fortuna ho preso questo impegno con il gruppo di lavoro per Monograno Felicetti e quindi sono costretto a ritagliarmi un paio d’ore di tempo libero (per la cronaca: è l’una di notte) per scrivere almeno il post mensile per il progetto.
È cambiata la varietà con cui dovevo cimentarmi, da farro a grano duro matt (notate anche il cambio di colore della fascetta), quindi ho deciso di cambiare anche tipologia di ricetta, da creativa a tradizionale… Il caso poi ha voluto che abbia ricevuto proprio in questi giorni un nuovo pacchetto dagli amici di Eudoro, azienda nel parco fluviale del Tevere già citata in queste pagine in merito all’amatriciana e produttori di una porchetta tra le più buone al mondo, in cui, tra le altre cose, era presente proprio un battuto di pancetta stagionata non affumicata… e dunque ecco a voi la Carbonara!

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06
Set
10

Pasta da leccare

Caramelle di pasta al farro

Come promesso, nonostante lo stop sono ancora qui a mantenere l’impegno preso con il gruppo di studio per la pasta Monograno Felicetti… tra l’altro ci siamo incontrati tutti quanti proprio venerdì scorso (alla cucina del mio amico Marco Stabile) per fare quattro chiacchiere sul progetto e per farci illustrare dalla viva voce di Riccardo Felicetti le attività del pastificio. Un incontro davvero molto piacevole che spero si possa ripetere a breve, magari proprio nella sede del pastificio. Ovviamente ognuno di noi continua ad avere le proprie preferenze sulla pasta, e non le abbiamo nascoste neppure a Felicetti (a dimostrazione, ancora una volta, che proprio non siamo i soliti blogger “marchettari”), per cui c’è chi preferisce gli spaghetti di Tizio o le penne di Caio… ma ciò che tutti abbiamo molto gradito, è fuor di dubbio, è che dalle parole di Riccardo si palesasse quell’emozione e quel fervore che solo il vero artigiano riesce a mostrare quando descrive il modo in cui porta avanti il proprio lavoro con inesauribile passione. A me basta anche solo questo per apprezzare tantissimo questo prodotto… e poi per fortuna c’è anche l’ottima qualità, hehe.

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