Che effetto strano aprire di nuovo WordPress dopo quasi 9 anni!
E francamente che felice sorpresa vedere nelle statistiche del blog che dopo tutto questo tempo ancora 200 persone ogni giorno leggono le mie vecchie ricette!
Ma questo spazio un po’ mi manca.
Ultimamente, complice anche la quarantena, ho ripreso un po’ a farmi vedere online con cose a tema cibo. Per esempio, con un live cooking show su Instagram. Roba che nemmeno esisteva quando ho abbandonato questo blog!
A quei tempi anche YouTube non è che fosse così tanto utilizzato dai food blogger italiani e mi sa che nemmeno GialloZafferano aveva ancora pubblicato video.
Eh, il tempo passa…
Ma non sono tornato a scrivere qui per una vena nostalgica. Semplicemente mi è venuta voglia di salvare su queste pagine la ricetta della focaccia che ho preparato stamani.
Il pane purtroppo a Londra è pessimo. Ho notato che anche a Firenze, quando torno giù ogni tanto, la qualità si è abbassata notevolmente purtroppo. Ma qui proprio siamo a un livello che ti fa cascare le braccia ogni volta che addenti una “ciabatta” (e le virgolette sono d’obbligo). Anche se la compri dal miglior fornaio in città.
E quindi, siccome la ricetta di oggi è stata un successo e ho finalmente trovato dosi, metodi e tempi che hanno dato un gran risultato, mi pare giusto immortalarla sul blog. Anche dopo 9 anni dall’ultima ricetta!
Le foto sono scattate al volo col cellulare, ma vabbè.
- 500gr di farina 00 (in Inghilterra il sistema è diverso ma dovrebbe corrispondere)
- 7gr di lievito fresco
- 400gr di acqua tiepida o almeno a temperatura ambiente
- 10gr di sale
- 40gr di olio EVO per la scodella + altro olio per condire
Mettete la farina e l’acqua in due ciotole separate. Quella per la farina abbastanza capiente che poi servirà di nuovo.
Nella ciotola con la farina versate il sale e mescolateli insieme, così che facciano la reciproca conoscenza. Dopodiché formate un buco al centro.
Nella ciotola con l’acqua dissolvete completamente il lievito. Versate poi il liquido nella ciotola con farina e sale.
Con la mano aperta in modo che le dita sembrino i rebbi di una forchetta, cominciate a mescolare il tutto, andando a raschiare sul fondo e amalgamando bene. Senza lavorare troppo l’impasto però: deve prendere aria e attivare i microorganismi, non rovinarli.
L’impasto deve rimanere appiccicaticcio, non fatevi prendere dalla smania di aggiungere farina se vi sembra troppo umido. Fidatevi della ricetta!
Quando l’impasto comincia a staccarsi dalle pareti della ciotola, trasferitelo su un piano di lavoro liscio.
A questo punto rimboccatevi le maniche.
Facendo forza con il polso, stendete l’impasto lungo il piano e ritiratelo verso di voi le dita. Dovete proprio stirarlo e strapparlo con un movimento lungo di polso e braccio e poi recuperarlo.
Ripetete questa operazione ininterrottamente per almeno 2 minuti.
Poi, con l’aiuto di della classica spatola-raschietto raccogliete l’impasto insieme, raccattandolo dal basso e ripiegandolo su se stesso. Andate avanti così per un minuto. Poi di nuovo stirare e strappare per 2 minuti.
Spatola.
Stirare e strappare.
Spatola.
Stirare e strappare.
Durante tutto questo lavoro vi dovreste rendere conto di quanto stia cambiando l’impasto tra le vostre mani. È diventato molto più elastico e “forte”.
Questo è il momento di ricompattarlo un’ultima volta con la spatola.
Versate 40gr di olio nella stessa scodella in cui avevate impastato e trasferitevi di nuovo l’impasto, possibilmente in un solo movimento.
Coprite con un panno e lasciate riposare per 30 minuti in un ambiente riparato.
Dopo mezz’ora, senza togliere l’impasto (che dovrebbe essere gonfiato) dalla scodella giratelo un paio di volte su stesso con la spatola: infilate la spatola sotto da una parte, tirate su l’impasto e portatelo sopra. Fate la stessa operazione 5-6 volte per fare entrare altra aria e un po’ dell’olio. Dopodiché fate di nuovo riposare, coperto, per 30 minuti.
Ripetete la stessa cosa altre 2 volte a distanza di mezz’ora.
Al termine del riposo, l’impasto dovrebbe essere raddoppiato di volume. Il mio era anche più gonfio. Lasciatelo ancora nella scodella ma mettetelo 10 minuti in frigorifero.
E ora è quasi pronto.
Prendete una teglia 30x20cm e ungetela leggermente. Capovolgetevi sopra l’impasto, ripiegatelo in due e poi con le mani cominciate ad allargarlo delicatamente verso i bordi della teglia. Poi con le dita fate tanti buchi sulla superficie.
A questo punto versateci sopra altro olio e, se volete, del rosmarino. Non usate sale adesso, aspettate che l’impasto sia riposato sulla teglia per un’altra mezz’ora (non coperto). E nel frattempo accendete il forno a 220C.
Che fatica aspettare tutto sto tempo eh? Ma ne vale la pena!
Ora è il momento di salare (sale grosso se preferite) e infornare!
Ultimi 15 minuti di attesa. Ci siamo! È pronta!
E ovviamente: altro olio sulla focaccia!!!
Oggi abbiamo accompagnato questa bontà con pomodorini arrostiti, burrata, pecorino toscano e tante altre piacevoli prelibatezze.
Così buona che ho dovuto scriverla sul blog. Che emozione.
🙂
Se poi ora vi è venuta voglia di leggere cos’altro faccio nel frattempo… @fabienb.blog