Archive for the 'Primi' Category

31
Gen
11

Pasta risottata al cavolfiore

Pasta risottata al cavolfiore

Ooooohhh, finalmente! Ormai avevate perso la speranza, vero? E invece rieccomi qua!
Ho appena controllato le statistiche di ieri e ancora, dopo 3 mesi di totale assenza e in pieno giorno festivo, siete stati oltre mille a passare a trovarmi… Grazie!
Devo ammettere che faccio una gran fatica a riprendere in mano il blog dopo la pausa forzata, ma per fortuna ho questo impegno con Felicetti che mi obbliga a fare uno sforzo in più e a rimettermi a scrivere queste mie ricette per voi.

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13
Ott
10

Carbonara Do-It-Yourself

Spaghetti alla Carbonara DIY

È già trascorso un mese! Ve l’avevo detto che sarebbe stata dura riuscire a postare qualcosa con i miei nuovi ritmi e purtroppo non sono stato in grado di smentirmi… Per fortuna ho preso questo impegno con il gruppo di lavoro per Monograno Felicetti e quindi sono costretto a ritagliarmi un paio d’ore di tempo libero (per la cronaca: è l’una di notte) per scrivere almeno il post mensile per il progetto.
È cambiata la varietà con cui dovevo cimentarmi, da farro a grano duro matt (notate anche il cambio di colore della fascetta), quindi ho deciso di cambiare anche tipologia di ricetta, da creativa a tradizionale… Il caso poi ha voluto che abbia ricevuto proprio in questi giorni un nuovo pacchetto dagli amici di Eudoro, azienda nel parco fluviale del Tevere già citata in queste pagine in merito all’amatriciana e produttori di una porchetta tra le più buone al mondo, in cui, tra le altre cose, era presente proprio un battuto di pancetta stagionata non affumicata… e dunque ecco a voi la Carbonara!

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30
Lug
10

Bhindi Masala con riso Pilaf

Bhindi Masala con riso Pilaf

Ieri a Firenze c’è stato il classico temporalone estivo: vento forte, pioggia battente, tuoni e fulmini… Il clima ideale per tornare sui fornelli a preparare qualcosa di caldo e speziato! Sì lo so che molti apprezzerebbero di più una bella tazza di cioccolata calda con zenzero o cardamomo, ma dopo gli ultimi due dolci non credete anche voi che fosse il caso di tenere d’occhio la linea?
Quindi oggi, riso in bianco con verdure! Vabbè: ovviamente un po’ più accativante di così, hehe.
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25
Giu
10

Qualcosa di rosso (Gnudi di barbabietola)

Gnudi di barbabietola

Il titolo del post è chiaramente un omaggio ad uno dei migliori food-blog attualmente in circolazione (tra l’altro uno dei pochi su sfondo scuro come e più del mio) e ad una delle tante colleghe blogger (più uno, il Caf) con cui sto condividendo un progetto per il pastificio Felicetti (anzi segnatevi fin da ora la data del 7 luglio per tornare a scoprire quale sarà il mio contributo) nonché co-collaboratrice su Spigoloso (“sì ma quando torni a scriverci?” boh vediamo un po’): “qualcosa di rosso” è infatti il nome del blog di Sara B, una lettura che vi consiglio caldamente per le ricette e le foto ma anche con particolare attenzione al suo calendario della stagionalità nella colonna centrale.
Mi sembrava anche il titolo ideale per presentare il mio ennesimo “gnudo”, dopo il classico pubblicato qui e quello di cavolo nero su Spigoloso, con un ingrediente particolare e forse anche inusuale come la barbabietola.

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03
Giu
10

Taglierini al pesto di fave fresche

Pesto di fave fresche

Sono stato assente per 2 settimane  ma in effetti non è che sia stato proprio con le mani in mano… In questi giorni infatti, tra le altre cose, ho presenziato ad eventi tipo il Firenze Gelato Festival (a proposito: ma non avevate niente di meglio da fare che inventarvi per l’occasione un gusto dal nome improponibile -“Festina Lente”, a capire cosa c’entrano agrumi e zenzero con una tartaruga o un delfino– e pure così insapore?) e mi sono anche dato parecchio da fare sul piano lavorativo. È capitato infatti che prima mi sia arrivata un’offerta per andare a fare lo chef in un locale di prossima apertura qui a Firenze (poi declinata, e ne approfitto per ringraziare i carissimi Marco Stabile e Sergio Maria Teutonico per la loro pazienza ed i loro consigli) e poi che abbia invece accettato di aiutare a preparare e servire i menu di ben 4 catering, per fortuna tutti ben riusciti.

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18
Mag
10

Riso thai saltato con ananas e piselli

Riso saltato all'ananas

La ricetta di oggi l’avevo già pronta la settimana scorsa poi purtroppo fino ad oggi non sono riuscito a trovare due orette per sistemare la foto e scrivere il post (non si campa di solo blog, sigh)… Per fortuna molti di voi hanno approfittato dell’attesa per sperimentare con entusiasmo la sfoglia di ricotta dei post precedenti e quindi sono riuscito comunque a stare insieme a voi commentando qui, su Facebook e via email.
Inoltre, nel frattempo ho partecipato al concorso NeroNero di Lavazza per la realizzazione di una ricetta con il caffè nella speranza di poter essere selezionato per figurare nel libro di ricette il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza a Chefs Sans Frontières. Dei premi prestigiosi onestamente non mi importa molto (anche perché la macchina da caffè già ce l’ho), ma poter dare il mio contributo ad una simile iniziativa quello sì che mi farebbe piacere… Quindi se volete contribuire e votare il mio risotto al caffè (ricordate? L’avevo pubblicato qui), avete tempo fino al 30 giugno e potete anche rivotarmi ogni giorno! Grazie.

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08
Mar
10

Due primi rapidissimi con le erbette

Premessa: Per la giornata di oggi avevo pensato di offrire un dolce a tutte le lettrici di questo blog… poi dopo aver visto alcuni servizi sui TG relativi all’8 Marzo ho pensato che sarebbero stati un simbolo più forte questi due piatti molto semplici ma anche molto rapidi: un modo un po’ velato di “liberare” tutte le donne dalla schiavitù della cucina. Questo perché ho sentito donne intervistate dai giornalisti dichiararsi felicissime di poter andare ad assistere agli spogliarelli maschili con le amiche, uomini rispondere con machismo che non avevano bisogno di regalare la mimosa oggi perché idealmente la regalano 365 giorni all’anno (e chissà se per ‘sta gente esistono ancora le mezze stagioni), donne che al pensiero della mimosa preferivano un bel regalo prezioso o altre simili oscenità…
L’8 Marzo, e mi dispiace dover essere io -un uomo- a ricordarlo ad alcune donne, rappresenta una conquista sociale e politica importantissima e simboleggia la vittoria, neppure definitiva, contro discriminazioni e violenze. C’è voluta una risoluzione dell’ONU nel 1977 perché si riconoscesse a livello internazionale l’importanza di questa giornata e dopo solo 30 anni vi siete ridotte ad esaltarvi urlanti davanti ad uno sconosciuto in tanga su un palco? Confesso che lo ritengo un po’ avvilente (e non perché mi ritenga in qualche modo migliore di quello lì col tanga).
Per questo ho scelto di non cadere nell’ovvietà del dolce e per questo vi chiedo, prima di proseguire con la ricetta, di soffermarvi un attimo a leggere la pagina di Wikipedia dedicata alla Giornata Internazionale della Donna. Fatelo per voi stesse, non per me. Con i miei più sinceri auguri.

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18
Feb
10

Zuppa speziata di carote e lenticchie

A quanto pare il freddo non accenna a diminuire e quindi una bella zuppa calda è ancora un piatto di grandissima attualità. E poi a me le zuppe piacciono (sarà per la mia metà francese) per cui cerco di prepararne sempre una o due ogni settimana. Abitando a Firenze, la maggior parte delle volte si tratta delle classiche zuppe di ceci o dell’ottima pasta e fagioli ma a volte mi piace anche sperimentare, soprattutto quando ho l’occasione di usare tante spezie. 🙂
Le dosi che vi indico sono per 2-3 persone, forse un po’ abbondanti considerando che quasi sempre mi riempio un secondo piatto, ma mi scalda così tanto…

  • 60gr di lenticchie rosse spezzate
  • 2 carote grandi
  • 3-4 cucchiai di passato di pomodoro (o 1 cucchiaino di concentrato)
  • 1 cucchiaino di cumino
  • 1 cucchiaio di coriandolo fresco
  • 1 cucchiaino di peperoncino in polvere
  • 2 cucchiaini di curcuma
  • 20cl di latte
  • 1/2 litro di brodo
  • olio extravergine di oliva
  • sale

In una pentola, preferibilmente antiaderente, fate soffriggere a fuoco basso le spezie (cumino, coriandolo tritato, peperoncino e curcuma) per un minuto in 3 cucchiai d’olio.
Aggiungete le carote tagliate a rondelle e le lenticchie lavate sotto l’acqua corrente, quindi fatele insaporire nelle spezie girandole di continuo nella pentola per un altro minuto. Versate sopra il brodo ed il pomodoro, alzate un po’ la fiamma e portate a ebollizione. Abbassate nuovamente la fiamma e lasciate cuocere per circa mezz’ora finché carote e lenticchie vi sembreranno tenere.
Togliete un attimo la pentola dal fuoco e, con un mixer a immersione, frullate più o meno grossolanamente la zuppa (a seconda di come vi piace di più). Aggiungete il latte e regolate di sale, quindi rimettete sul fuoco basso. In realtà quello del latte è un passaggio facoltativo, a volte lo metto e a volte no (nella foto non c’è) e serve soprattutto a rendere la zuppa un po’ più vellutata: se siete vegan o semplicemente non volete metterlo, liberissimi di farlo.
Portate nuovamente a ebollizione e, appena vedete affiorare le prime bolle, versate nelle scodelle e servite.

Un altro ingrediente che a volte metto e altre no è la cipolla. Potete usare una piccola cipolla bianca, tritarla e farla soffriggere un pochino nell’olio prima delle spezie, poi procedete normalmente con il resto della ricetta.

25
Gen
10

Il sogno della Calamarata: essere un cannellone

Prendo indegnamente in prestito un’idea del grande Marco Stabile, lo chef de l’Ora D’Aria a Firenze che nel suo menu ha inserito “il sogno della patata” (e vi invito ad andare a scoprire qual è questo sogno), per presentarvi la ricetta di oggi. Come già accaduto per la ricetta del pesto La Mantia pubblicata un anno fa, anche questa volta mi sono fatto aiutare da Pasta Garofalo nella scelta di alcuni ingredienti… Un paio di mesi fa infatti, la Garofalo ha fatto uscire la nuova confezione DOC2 (Delizie di Onesta Cucina, parte seconda) che, come nella prima confezione ormai esaurita, offre agli appassionati una gran quantità di formati di pasta diversi abbinati a prodotti Slow Food del territorio intorno alla loro sede di Gragnano. 3 tipi di legumi (ceci, fagioli e cicerchie), pomodorini e pomodori “Miracolo di San Gennaro” (di cui ho già parlato nella mia amatriciana), olio extravergine ed un’ottima polvere di peperoncini di Controne sono le proposte di Garofalo per questa nuova DOC2. Insieme ad un regalo che è stato graditissimo e che è diventato ormai mio compagno inseparabile: un coltello in ceramica leggero, bilanciato e affilatissimo… una meraviglia!
La preparazione è stata un po’ laboriosa (4 diverse cotture, la farcitura della Calamarata e quindi un’altra cottura in forno) ma il risultato è valso largamente tutto il tempo che ci ho impiegato: altre volte dopo tanta fatica ho pensato “sì buonissimo, ma col cavolo (ciao Sigrid!) che lo faccio di nuovo” mentre stavolta credo che non ci vorrà poi molto prima di concedere il bis 🙂
Insomma, spero con questo piatto di essere riuscito a dimostrare la mia gratitudine a Pasta Garofalo per avermi nuovamente reso partecipe (senza impegno, lo ricordo a chi pensasse che questa sia solo una marchetta) di simili iniziative. Ma andiamo a vedere finalmente come preparare il piatto:

  • 200 gr di pasta tipo Calamarata (Garofalo)
  • 250gr di ricotta
  • 150gr di spinaci lessati (ecco la prima delle 4 cotture) e strizzati
  • 1/2 lt di latte a temperatura ambiente
  • 75gr di burro + 1 noce
  • 3 cucchiai di farina
  • 3 pomodori “Miracolo di San Gennaro” (Garofalo)
  • olio extravergine (Monocoltura Carpellese, Garofalo)
  • parmigiano reggiano grattugiato
  • sale, pepe bianco e un pizzico di zenzero in polvere (o noce moscata)

Fate bollire una pentola d’acqua.
In un pentolino fate sciogliere il burro, aggiungete la farina amalgamando bene fino ad ottenere una cremina color nocciola ed infine aggiungete il latte a filo continuando a mescolare. A fuoco medio-basso fate addensare mescolando continuamente con un mestolo di legno per 10-15 minuti finché otterrete la giusta consistenza della besciamella. A questo punto regolate di sale ed aggiungete un pizzico di zenzero oppure la classica noce moscata (personalmente preferisco lo zenzero ma fate voi).
In un padellino invece versate due cucchiai di olio extravergine e fateci cuocere i pomodori, tagliati a metà, insieme a 2-3 cucchiai del passato usato per conservarli (questo ovviamente se avete gli stessi pomodori “Miracolo” che ho io, altrimenti il passato aggiungetelo voi). Se utilizzate pomodori diversi dovrete vedere voi come aggiustare i tempi di cottura, ma normalmente dopo una decina di minuti a fuoco medio-basso (e coperti) dovreste avere la vostra morbida salsina sufficientemente ridotta. Aggiustate di sale.
Tagliuzzate gli spinaci e mescolateli con la ricotta, regolando di sale e pepe bianco ed amalgamandoli bene per ottenere la farcitura.
Mentre fate tutto questo, controllate anche la bollitura dell’acqua… Quando inizia a bollire, salatela e versate la pasta cuocendola poco più di metà del tempo indicato (io l’ho cotta per 10 minuti, sulla confezione ne sono indicati 16). Scolatela e separatela in modo che mentre siete occupati a farcire ogni pezzo non si incollino tra loro tutti gli altri.
Utilizzando un cucchiaino, una siringa per dolci oppure un sac-à-poche iniziate a farcire la pasta con l’impasto di ricotta e spinaci e adagiatela via via su una teglia che avrete precedentemente imburrato.
Quando avrete terminato lo strato di pasta, copritelo uniformemente con la besciamella, distribuite il pomodoro sulla superficie e spolverizzate di parmigiano grattugiato. Infornate e cuocete a 180°C per una ventina di minuti, eventualmente utilizzando il grill negli ultimi 2-3 minuti per una crosticina più croccante. Servite ben caldo.

16
Nov
09

Vellutata di patate e broccoli

Vellutata di patate e broccoli

Sottotitolo: un post del cavolo. Già perché oggi Sigrid (Cavoletto di Bruxelles per quei marziani appena atterrati sulla terra che non sapessero chi è) viene qui a Firenze a presentare il suo libro e mi pareva carino dedicarle una ricettina. Cucinare i cavolini di Bruxelles era fuori discussione perché sono una delle cose che più odio al mondo, quindi mi sono guardato un po’ intorno alla ricerca di un’altra varietà di cavolo… e per fortuna siamo nel periodo giusto dell’anno per cui potevo davvero sbizzarrirmi nella scelta.
Alla fine il vincitore è risultato il broccolo, anche perché visto che qui è arrivato il freddo avevo già l’idea di preparare una calda zuppa fumante ed il broccolo mi pareva il candidato ideale. Tra l’altro questa ricetta è piaciuta moltissimo anche alla mia dolce metà che il broccolo proprio non lo sopporta, quindi se anche voi pensate di passare oltre perché non lo amate troppo forse avete una speranza. Senza contare che tra la moltissime proprietà benefiche ha anche quella di rinforzare le difese immunitarie: un aiuto non da poco in tempi di influenza come questi.
Ma andiamo a vedere come si prepara…

  • 500gr di patate
  • 350gr di broccoli
  • 1/2 cipolla
  • 1 cucchiaio di cumino
  • 1/2 cucchiaio di semi di coriandolo
  • 1/2 litro di brodo vegetale
  • 200ml di latte
  • 2 cucchiai di coriandolo fresco
  • olio extravergine di oliva, sale

Mettete la cipolla, tritata finemente, ad imbiondire in un tegame con olio (quanto basta per velarne il fondo) per 5 minuti. Pestate insieme il coriandolo ed il cumino ed aggiungeteli nel tegame; continuate a cuocere per altri 2 minuti.
Aggiungete i broccoli tagliati a pezzetti, le patate tagliate a cubetti ed il brodo… portate il liquido ebollizione, abbassate la fiamma e fate cuocere per almeno 20 minuti finché non si saranno ammorbidite le verdure. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.
Con l’aiuto di un frullatore a immersione, o direttamente nel mixer, frullate il tutto fino ad ottenere un composto cremoso. Rimettetelo sul fuoco, basso, regolando di sale ed aggiungendo infine anche il latte. Fate scaldare lentamente senza che riprenda il bollore e quando vedete che ormai stanno per affiorare le prime bolle, togliete di nuovo la zuppa dal fuoco e servitela ben calda cospargendola di coriandolo fresco (in alternativa va benissimo anche il prezzemolo) e magari anche con un filo d’olio a crudo e qualche crostino di pane.

E questo pomeriggio tutti da Sigrid!
(devo ancora vedere cos’ha combinato di buono con la mia ricetta degli hamburger vegetariani)




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