Posts Tagged ‘arancia

15
Feb
10

Schiacciata alla fiorentina

Domani, martedì grasso, è l’ultimo giorno di Carnevale del 2010. Sono tanti i dolci che vengono preparati in tutta Italia durante il Carnevale, e anche Firenze non è da meno con cenci, frittelle e soprattutto la mitica Schiacciata! Ho guardato un po’ ovunque online per riuscire a trovare la ricetta tradizionale e non è stata un’impresa facile: di ricette semplificate bene o male se ne trovano abbastanza, ma la classica Schiacciata a quanto pare è troppo lunga e complicata (e infatti anche nelle pasticcerie della città si trova sempre meno). Delle due che ho trovato ho scelto la ricetta di Marble, sia per la garanzia di riuscita che offre il suo blog sia per le foto passo-passo che trovo utilissime e soprattutto perché la ricetta arrivava direttamente dal quaderno culinario di zia e nonna.
Riprendo quindi pari pari la ricetta e vi riporto questa bontà. Occhio alle fasi di lievitazione perché sono il vero punto critico della preparazione: se non è perfetta cambia decisamente il risultato.

  • 500 gr farina 0
  • 200 gr di zucchero
  • 200 gr strutto
  • 2 uova
  • 1 arancia (scorza e succo)
  • 20 gr lievito di birra
  • 1/4 di litro di latte
  • zucchero a velo
  • un pizzico di zafferano in polvere

Sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido e unitelo a 300gr di farina. Impastate fino ad ottenere un panetto omogeneo e lasciatelo a lievitare, coperto con un panno, fino al raddoppio (la temperatura ideale è di 25°C, meglio se la lievitazione avviene in un ambiente a quella temperatura piuttosto che in un forno riscaldato). Lavorarlo di nuovo con le mani dopo la lievitazione.
In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero, lo zafferano ed il succo d’arancia quindi incorporate la restante farina, lo strutto e la scorza d’arancia grattugiata mescolando molto bene per amalgamare tutto alla perfezione. Aggiungere a questo punto il lievitino (il panetto lievitato) che avevate preparato prima e lavorate energicamente l’impasto per qualche minuto. Il risultato dovrà essere morbido, né troppo liquido né troppo sodo.
Versate l’impasto in una teglia rettangolare (23x33cm) leggermente imburrata e lasciate lievitare per altre due ore, sempre coperto con un panno.
Infornate a 190°C per 45 minuti stando attenti alla cottura della superficie: se dovesse sbruciacchiarsi prima del termine, copritela con una stagnola.
Una volta sfornata, lasciatela raffreddare a temperatura ambiente poi sformatela su un vassoio e cospargetela di zucchero a velo. Infine disegnate il tipico giglio fiorentino con il cacao setacciato (scaricate il disegno di un giglio dal web, stampatelo e ritagliate la sagoma).
Si mangia tagliata in piccoli rettangoli, non vi sognate di tagliarla a fette triangolari davanti ad un fiorentino se non volete vederlo inorridire 🙂

04
Gen
10

Cake Marocain

Cake Marocain

Anno nuovo, vita nuova. Così si dice e visto l’anno appena trascorso direi che oggi per molti, me compreso, ‘sta cosa è diventata un vero e proprio augurio. E siccome siamo a tagliare i ponti con il passato, ecco che arrivo io con una ricetta nuova nuova di un tipo che da tantissimo tempo mancava nel blog: un dolce con l’arancia!
Vabbè, in realtà per me la novità c’è davvero perché un dolce a base di pangrattato non l’avevo mai né provato né assaggiato e infatti ne sono rimasto stupito perché anche la consistenza è qualcosa di molto particolare. La cottura è stata un po’ un calvario perché la superficie ha cominciato a sbruciacchiare molto presto e quindi ero corso a coprirla con un foglio di alluminio, solo che siccome era ancora morbida questo si è incollato e quindi un po’ di crosticina poi è venuta via quando ho sformato il dolce… Le fette di arancia infatti in questo caso non sono solo decorative ma mi sono servite anche a tappare il buco (ok, la voragine)! Però non potevo non dirvelo, per onestà mia (perché sono ben lungi dall’essere perfetto come gli altri blogger) ma anche come avvertimento nel caso vi venisse in mente di provare la ricetta.
Quello che vedete è risultato di una prova fatta con metà delle dosi che vi indico qui sotto, ideali per uno stampo da plum-cake standard:

  • 100gr di mandorle in polvere (tritate nel mixer)
  • 180gr di zucchero per il dolce + 50gr per lo sciroppo
  • 50gr di pangrattato
  • 4 uova
  • 20cl di olio di semi di girasole (per il sapore più neutro dell’olio d’oliva)
  • 1 limone (succo e scorza)
  • 1 arancia (succo e scorza)
  • un cucchiaino e mezzo di lievito per dolci in polvere
  • un pizzico di cannella

In una ciotola mescolate il pangrattato con 180gr di zucchero, il lievito, le mandorle in polvere, la cannella e le scorze degli agrumi. A parte sbattete le uova con l’olio ed incorporatele poco per volta agli altri ingredienti, mescolando bene il tutto.
Imburrate ed infarinate lo stampo da plum-cake, quindi versateci dentro l’impasto e infornate a 180°C per 40-45 minuti.
Mentre il dolce sta cuocendo nel forno, preparate lo sciroppo di agrumi versando il succo di limone e di arancia in un pentolino, aggiungendo 50gr di zucchero e portando il tutto ad ebollizione. Dal momento in cui il liquido inizia a bollire calcolate altri 3 minuti di cottura (in cui mescolerete quasi incessantemente con un mestolo di legno) e poi spegnete la fiamma.
Non appena la torta sarà pronta, toglietela dal forno e lasciatela raffreddare a temperatura ambiente. Una volta tiepida, sformatela e versateci sopra lo sciroppo di agrumi.
Da servire preferibilmente freddo.

Buon anno! 😉

21
Dic
09

Pensierini di Natale: Marmellata di arance con gocce di cioccolato

Ormai mancano davvero pochi giorni e poi finalmente potremo scambiarci i doni e fare tutte quelle cose “che puoi fare a Natale e che non puoi fare mai” per tutto il resto dell’anno (così dice la TV, con uno degli spot pubblicitari più diseducativi al mondo) mangiando piano piano cose buone buone insieme a tutta la famiglia, magari a televisore spento così da non sentire ogni dieci minuti la gallina che urla “Tomorrow” mentre le tirano il collo (e qui mi scuso con gli animalisti). Però chi glielo dirà al prete durante la messa che quest’anno la Lavazza ha decretato che il Paradiso è sua proprietà esclusiva (per chi non lo sapesse, stanno valutando di far causa a Nestlè per aver permesso a George Clooney di salire in cielo dal buon John Malkovich… cioè mica Bonolis e Laurenti, eh)? Mah.
Insomma, meno male che mi tengo impegnato con la cucina e non guardo la TV! 😉
Quest’anno poi abbiamo pensato anche di preparare in cucina alcuni dei pensierini da regalare a parenti e amici, seguendo un po’ quello che è il trend anche di altri colleghi blogger e soprattutto cercando nuovi spunti per donare qualcosa di carino pur senza farsi opprimere dalla crisi economica. E oltretutto può essere una buona idea se anche voi, come alcuni negli Stati Uniti, siete rimasti bloccati in casa dalla neve e non potete uscire per andare a comprare i regali dell’ultimo minuto (sempre che abbiate già in casa gli ingredienti, of course).
Una delle cose che raggiungono meglio questo scopo è sicuramente la marmellata. Ed ha riscosso così tanto successo quella di pere e cioccolato che ho pubblicato un mese fa (tanto che la copiano pure su altri siti e forum) che la scelta è caduta giocoforza su un’altra preparazione frutta+cioccolato, questa volta però un po’ più scenografica e festosa. Per prepararla, sono partito da 2 chili di arance per arrivare ad ottenere, una volta pelate, cotte e aggiunti gli altri ingredienti, circa 1,5Kg di marmellata: nel mio caso, 4 vasetti da 250ml, 2 da 150ml e un avanzo da tenere per noi (giacché ho fatto tutta ‘sta fatica, hehe)… Quindi:

  • 2kg di arance mature
  • almeno 1kg di zucchero (vedrete poi voi quanto ve ne serve davvero)
  • 125gr di gocce di cioccolato
  • mezzo bicchiere di rhum (oppure cognac, Cointreau, Grand Marnier, ecc.)

La prima cosa da fare è pelare a vivo le arance, eliminando tutta la buccia (compresa la parte bianca) e i semi, e poi tagliarle a fettine molto sottili. È preferibile utilizzare un tagliere che vi permetta di raccogliere il succo che rilasceranno le arance perché poi lo aggiungerete per dare ancora più sapore. Pesate ciò che avete ottenuto e mettete da parte una quantità di zucchero pari al peso che state leggendo sulla bilancia.
Mettete quindi le fettine di arancia in una casseruola insieme al loro succo. Le arance dovranno essere tutte appena coperte dal liquido quindi, se serve, aggiungete appena un po’ d’acqua (in teoria mezzo bicchiere dovrebbe bastarvi). Portate ad ebollizione e fate bollire per 2 ore a fuoco molto basso, la prima ora con un coperchio, la seconda invece scoperte (ma tenete sotto controllo il tutto: se evapora troppo liquido coprite di nuovo).
Passate le 2 ore aggiungete lo zucchero che avete messo da parte prima e fate cuocere per un’altra ora, scoperto, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare totalmente dopodiché aggiungete il liquore e le gocce di cioccolato (per questo vi serve che la marmellata sia fredda, se no si sciolgono) e mescolate bene. Dividetela nei vasetti e passate a sigillarli: avvolgeteli in un canovaccio e copriteli con acqua tiepida fino a 5 centrimetri sopra al loro tappo; fate bollire l’acqua per 10 minuti, poi togliete dal fuoco e lasciate raffreddare ancora immersi nell’acqua, quindi verificate che il tappo non sia più bombato altrimenti ripetete l’operazione (magari cambiando tappo).

Se volete fare le cose in grande e regalare una coppia di marmellate, giocose e colorate, potete utilizzare la stessa ricetta per preparare una marmellata di kiwi (anche senza le gocce di cioccolato dato che il kiwi ha già i suoi semini neri scoppiettanti).
Buon Natale a tutti!!!

14
Dic
09

Torta all’arancia e semi di papavero

Bisogna proprio che vada a mangiare fuori più spesso! La scorsa settimana ho pubblicato la mia versione del dessert ai diosperi che avevo assaggiato in un ristorante e anche con la torta di oggi è successa la stessa cosa… Abbiamo infatti fatto una deliziosa cenetta al ristorante Il Vegetariano, sempre qui a Firenze, che per me si è conclusa con un dolce davvero strepitoso. Al rientro a casa, ho espresso la mia soddisfazione sulla fan page del blog su Facebook (di nuovo: vi prego di iscrivervi lì invece di inoltrare le vostre richieste di amicizia sul mio profilo) e pochi minuti dopo il buon Stefano mi ha trovato la probabile ricetta che a quanto pare altro non era se non una delle meraviglie di Donna Hay (addirittura già riproposta da altre due blogger, che meritano assolutamente una visita, e cioè Laura e Monica).
A dire la verità, dopo averla provata ho riscontrato alcune differenze rispetto a quella che ho mangiato al ristorante… Intanto la parte esterna era molto più scura (non più cotta) tanto che quando l’ho ordinata ero convinto che ci fosse anche il cacao e solo dopo che me l’hanno affettata mi sono accorto che invece non c’era; in secondo luogo la copertura non era uno sciroppo ma una marmellata diluita (e quella l’ho fatta anche in questa mia versione); infine l’impasto, ancora più soffice e alto e che ricordava molto da vicino quello del panettone. In linea di massima comunque si può dire che il dolce è questo e che è valsa decisamente la pena provare questa ricetta a casa perché il risultato è a dir poco fantastico. Come ho già avuto modo di commentare su Facebook, è stata una delle rarissime volte in cui mi sono esaltato così tanto per un dolce che non contenesse manco una goccia di cioccolato.
Dosi e ingredienti sono all’incirca gli stessi che trovate anche negli altri blog, tranne appunto per la marmellata di arance:

  • 50gr di semi di papavero
  • 185ml di latte
  • 200gr di burro, ammorbidito a temperatura ambiente
  • 1 arancia (sia il succo che la scorza grattugiata)
  • 160gr di zucchero + 1 cucchiaio
  • 3 uova
  • 270gr di farina
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • marmellata di arance

Per prima cosa versate i semi nel latte e lasciateli in infusione per una decina di minuti.
Lavorate in una ciotola (o con il robot da cucina) il burro, i 160gr di zucchero e la scorza d’arancia fino ad ottenere un composto cremoso. Aggiungete le uova (una per volta e mescolando bene l’impasto ad ogni aggiunta per incorporarle bene) e, a seguire, la farina setacciata, il lievito, il succo d’arancia (meno due cucchiaini) ed il latte con i semi di papavero. Mescolate bene il tutto.
Versate l’impasto nello stampo (uno rotondo da 20-22cm va benissimo) ed infornate a 160°C per almeno 50 minuti, dopodiché verificate la cottura con il classico stuzzicadenti (che deve uscire pulito dopo che ci avete punzecchiato la torta).
Mentre aspettate che cuocia la torta, preparate la copertura… in un pentolino versate i due cucchiaini di succo d’arancia che avete conservato prima ed aggiungete un cucchiaio di zucchero e 3-4 cucchiai di marmellata di arance. Fate cuocere a fuoco bassissimo finché non si scioglie lo zucchero, quindi ancora per un altro minuto o due ed ecco che avete la vostra copertura di arance con cui spalmare la superficie del dolce una volta sfornato!
Se invece della copertura alla marmellata preferite l’idea originale dello sciroppo, vi rimando alla ricetta di Laura o al solito Google.
Provatela!

19
Nov
09

Marmellata di pere e cioccolato

Quando ho visto questa ricetta sul blog di Leonor la scorsa settimana me ne sono innamorato all’istante! Tempo un giorno ero già andato a comprare tutti gli ingredienti e nel week-end mi sono messo a prepararla. Mentre stavo pastorizzando i vasetti poi sono entrato su Facebook per raccogliere qualche impressione a caldo e qualcun altro si è entusiasmato allo stesso modo, tanto da pensare di prepararla per fare qualche pensierino natalizio… E quindi ecco che questa ricetta passa avanti alle altre due che avevo già in mente di pubblicare, così posso soddisfare tutte le vostre curiosità!
Sempre su Facebook, c’è chi ha suggerito di sostituire le pere con i lamponi (abbinamento testato da Genny) e davvero penso si possa partire da quest’idea per sperimentare tante altre golosissime ricette: con i mirtilli, le arance, i fichi… Anzi, a questo proposito vi invito ancora una volta a registrarvi come fan così da partecipare alle discussioni ed inviare commenti e suggerimenti: è un modo anche più immediato di rimanere in contatto (e oltretutto lì accetto tutti, cosa che invece non accade se mi chiedete l’amicizia e io non ho idea di chi siate) e vedo che molte persone preferiscono quel tipo di partecipazione rispetto al commento alla ricetta direttamente qui sul blog. Oltretutto da lunedì c’è pure la chicca in più: il sommelier informatico Andrea Gori mi ha intervistato durante la presentazione del libro di Cavoletto, per cui avete anche l’opportunità di vedere chi sono realmente (e di sentire quanto non riesco a tenere nascosta la mia fiorentinità) in un breve video che è stato caricato anche su YouTube… vi consiglio però di guardare il filmato lontano dai pasti e di mettere a letto i bambini prima della visione. 😉
Detto questo, passiamo a vedere ‘sta ricetta…

  • 1kg di pere Abate
  • 625gr di zucchero
  • il succo di 1/2 limone
  • il succo e la scorza grattugiata di un’arancia
  • 1/2 stecca di cannella
  • 250gr di buon cioccolato fondente, 80-85%

Da fare il giorno precedente:
Tagliate le pere in pezzetti piuttosto piccoli (la grandezza dipende da quanto volete che si senta la sua presenza nella marmellata) e mettetele in un tegame con lo zucchero, il succo dei due agrumi, la scorza d’arancia e la cannella. A fuoco dolce, portate ad ebollizione e cuocete per altri 5 minuti da quando inizia a bollire. Togliete il tegame dal fuoco ed incorporate il cioccolato spezzettato, mescolando bene fino a farlo sciogliere completamente.
Lasciate raffreddare e ponete in frigorifero per tutta la notte coperto con pellicola trasparente per alimenti.
Al mattino:
Togliete il tegame dal frigo e rimettelo sul fuoco, basso, portandolo di nuovo lentamente ad ebollizione e lasciando cuocere per altri 40-45 minuti (se avete un termometro per cibi, dovrebbe raggiungere i 105°C). Se ce n’è bisogno, rimuovete con un mestolo l’eventuale schiumina che potrebbe formarsi sulla superficie durante la cottura.
Trascorso questo tempo la marmellata dovrebbe essere sufficientemente densa (in ogni caso si compatta ancora un po’ stando in frigo nei giorni successivi), quindi versatela immediatamente in vasetti sterilizzati (ma non fino all’orlo) e chiudete con un tappo ermetico.
Per sigillare i vasetti, e quindi conservare la marmellata a lungo, avvolgeteli in un canovaccio e poneteli in un pentolone coprendoli con acqua fino a 5 centimetri sopra al loro tappo. Fate bollire l’acqua per 10 minuti e i vasetti dovrebbero essere pronti.

Il primo vasetto mi è durato solo due giorni! 🙂

19
Ott
09

Pesto-post

Pesti

“5 minuti, solo 5 vedrai…”
Se ne parlava in questi giorni al DeGustibooks con alcuni amici… quante volte ancora oggi ci sentiamo dire “eh ma io non ho mai tempo per cucinare”, “sono sempre di corsa”, ecc. ecc. e poi magari con questa scusa vediamo le persone ricorrere alle buste di piatti pronti surgelati (qualcuno ha detto “kung-fungo”?), sughi in vasetto o altro. Alla luce dei fatti però, e so di cosa parlo visto che cucino ogni giorno, non solo andate ad intaccare pesantemente il portafogli con certe scelte, ma il risparmio in termini di tempo è infimo (se non addirittura inesistente).
Posso capire quelli che, dovendo magari fare una pausa pranzo veloce, ricorrono al panino… Peraltro esistono n esempi in Italia di panini fatti a regola d’arte, sani e gustosi ad un prezzo onesto, che possono essere anche un occasione per riscoprire i sapori della tradizione e del territorio (penso alle botteghe come ‘ino o ai lampredottari qui a Firenze). Ma il surgelato-style quello proprio mi rimane sullo stomaco ed ogni volta che pubblico una ricetta auspico che il mio blog possa far ricredere molte persone convertendole al piacere della cucina.
Un esempio pratico di quanto sia semplice e veloce creare un piatto bello e buono che soddisfi se stessi e gli amici che abbiamo invitato a cena, è la preparazione dei pesti (o pestati come dice qualcuno per differenziare la preparazione dal vero e proprio pesto alla genovese, che tra l’altro trovate anche su questo blog). Se ne possono creare infinite varianti con numerosi ingredienti… qualcuna, come il pesto di melanzane, richiede forse un po’ di più perché la verdura deve essere  cotta (niente di trascendentale: la chiudete nell’alluminio e la lasciate in forno 15 minuti, stop) ma se pensate che un sugo pronto richiede comunque che aspettiate il tempo che l’acqua della pasta raggiunga l’ebollizione e che la pasta stessa cuocia, capite bene quanto non vi sia alcun risparmio effettivo nell’affidarsi ai vasetti.
E se credete che questo tipo di preparazione sia troppo povero per stupire in cucina, sappiate che i pestati han fatto la fortuna di uno chef di alto livello come Filippo La Mantia (vabbè non solo questi ovviamente, Filippo ha moltissimi altri meriti). E per l’appunto La Mantia era ospite di DeGustibooks proprio ieri pomeriggio, quindi il post casca a fagiuolo… 🙂
La sola cosa di cui avete bisogno è un minipimer (un frullatore a immersione, un robot da cucina… insomma qualcosa che triti), poi prendete quello che avete in casa e via con i piatti!
Qui vi presento 4 possibilità, ma non c’è davvero limite alle varianti… le dosi indicate sono per due persone.

PESTO DI ZUCCHINI

  • 2 zucchini di media grandezza tagliati a tocchetti
  • 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • qualche foglia di valeriana (direi 2 generose manciate)
  • 10-12 nocciole
  • 20gr di grana grattugiato
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di pepe bianco

Frullate tutto quanto a crudo e condite la pasta. Se qualcuno non amasse lo zucchino crudo (si può mangiare ve lo assicuro, l’ho usato anche per un’altra ricetta) lo si può sempre lessare prima e poi lasciarlo freddare, ma si perderebbe tempo e io qui sto presentando i pesti come ricette rapidissime.

PESTO ROSSO

  • 4 pomodorini di Pachino (o ciliegini)
  • 30g di pomodori secchi sott’olio
  • 20gr di pinoli
  • 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 30gr di grana grattugiato
  • sale e pepe

Sgocciolate i pomodori secchi, tagliate a metà i pomodorini di Pachino, versate tutti gli ingredienti nel mixer e frullate. A piacere si può aggiungere anche uno spicchio d’aglio (io personalmente non lo uso).

PESTO DI AGRUMI (per 4 persone)

  • 1 arancia
  • 1 limone
  • un mazzetto di basilico
  • 50gr di capperi (di Pantelleria)
  • 80gr di mandorle pelate
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva

E qui entra in gioco il già citato Filippo La Mantia visto che il pesto di agrumi è una sua personale ricetta utilizzabile sia per la pasta che per il cous-cous e anche per il pesce! Nella ricetta completa presentata da Filippo nel suo ristorante il pesto di agrumi serve soprattutto come base per condimenti più ricchi (per esempio aggiungendo tonno fresco, pomodoro di Pachino e melanzana fritta) ma si presta benissimo ad essere consumato anche così.
Tagliate gli agrumi eliminando la buccia e metteteli nel mixer con gli altri ingredienti. Frullate e condite la pasta.

PESTO DI MELANZANE

  • 1 melanzana globosa di media grandezza
  • un mazzetto di basilico
  • 40gr di grana grattugiato
  • 20gr di pinoli
  • 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale e pepe

Questo è il pesto un po’ più elaborato tra quelli presentati ma è talmente buono che non potevo non includerlo nel post.
La prima operazione da fare sarebbe incidere la melanzana per lungo in 4-5 punti e inserire nelle incisioni un po’ di sale grosso, quindi lasciar sgrondare l’acqua per 10-15 minuti e poi sciacquarle… È un’operazione che però io salto sempre perché l’amaro delle melanzane non mi da affatto fastidio e anche perché le melanzane di oggi contengono molta meno acqua che nel passato.
Avvolgete la melanzana in un cartoccio di alluminio con un cucchiaio d’olio e mettetela in forno a 200°C per 15 minuti. Toglietela dal forno ed eliminate la parte esterna, quindi mettete la polpa nel mixer con gli altri ingredienti e frullate.
Nella versione più lenta e scenografica che ogni tanto mi capita di preparare, divido la melanzana in due metà per il lungo e scavo la polpa che poi metto nel cartoccio e quindi nel mixer. Le due metà scavate rimaste le ungo con un po’ d’olio e le cospargo di pangrattato, poi le passo al grill del forno e le metto nel piatto. Al momento di servire a tavola, metto la pasta dentro la mezza melanzana e presento il piatto in questo modo.

E questo è quanto.
Mi auguro di avervi dato il giusto spunto per abbandonare definitivamente le bustone surgelate. Anche stasera, quando rientrate troppo stanchi dal lavoro: una frullata e via!

04
Giu
09

Torta al cacao con arancia e cannella

Torta cacao, arancia, cannella

Eh già: ancora un dolce! E questa volta la sfida si complica: dopo aver eliminato dalla preparazione i tuorli, in questa ricetta sono sparite del tutto le uova ma anche il burro! E potete preparare questo dessert anche se siete vegani, dato che l’unico ingrediente “cattivo” è il latte ed è possibile sostituirlo agevolmente con il latte di soia… Vedo che sono sempre di più le persone che fanno questa importante scelta di vita e mi fa piacere poter pubblicare qualcosa di vegan anche su questo blog (e già che ci siamo vi informo che il prossimo 14 giugno si terrà la Sagra del Seitan a Pozzolatico, nei dintorni di Firenze). Ho anche aggiunto la voce “vegan” nella colonna qui a destra in modo che possiate ricercare più facilmente le ricette che rientrano in questa categoria o comunque quelle in cui si possono facilmente sostituire gli ingredienti (al momento si trovano solo le ultime, appena ho un po’ più di tempo per farlo vado a “taggare” anche le vecchie ricette).

  • 200gr di farina
  • 250gr di latte
  • 150gr di zucchero
  • 80gr di cacao
  • un cucchiaino di cannella
  • succo e scorza di un’arancia
  • 1 bustina di lievito per dolci

La preparazione si spiega in due righe:
1) mescolate tutti gli ingredienti in polvere, aggiungete arancia e latte. Mescolate bene.
2) ungete leggermente una teglia, versate l’impasto e infornate a 180°C per mezz’ora.
Al momento di servire l’ho spolverizzata di zucchero a velo e devo dire che ci stava proprio bene…
Facilissima, no? E pure molto buona.

Per correttezza vi svelo un piccolo segreto: la ricetta l’ho copiata da gustoblog.it
Ma era così buona… 🙂

04
Mag
09

Moelleux di ricotta all’arancia

Moelleux di ricotta all'arancia

Poco più di un anno fa vi avevo proposto la ricetta del moelleux (non ho ancora trovato una corretta traduzione in italiano) al cioccolato fondente (slurp! buonissimo!) e oggi sono qui a proporvene una versione più fresca, adattissima al caldo che sta arrivando.
È una ricetta semplicissima ma ci sono comunque un paio di premesse da fare: prima di tutto tenete presente che il dolce va servito immediatamente appena sfornato perché tende ad afflosciarsi rapidamente e perde tutto il suo splendore scenografico (già nel tempo che è trascorso per fare la foto si era abbassato notevolmente); in secondo luogo, ho scoperto nel prepararlo che anche minime variazioni negli ingredienti portano enormi cambiamenti nel risultato… cercate quindi di rispettare le proporzioni che vi indico altrimenti rischiate che il dolce abbia un po’ troppo il sapore di una frittata (!!!).
Con questi ingredienti dovreste riuscire a preparare 4/6 cocottine da forno (a seconda della loro grandezza):

  • 3 uova intere
  • 60gr di zucchero
  • 250gr di ricotta
  • la scorza grattugiata di un’arancia (io ho usato il rigalimoni ma grattugiata va benissimo)
  • il succo di un’arancia e mezza

Intanto accendete il forno e portatelo a 180°C. In un recipiente sbattete molto energicamente le uova con lo zucchero quindi unite la ricotta e la scorza d’arancia e, mentre amalgamate gli ingredienti, incorporate il succo d’arancia. Versate il composto nelle cocottine (ma se preferite potete anche usare una teglia in silicone e poi servire il dolce a fette) e infornate per almeno 20 minuti finché la superficie non comincerà a dorarsi.
Togliete dal forno e servite.




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