Posts Tagged ‘miele

19
Mar
10

Torta rovesciata all’ananas (con miele, olio e… timo-limone)

E siamo giunti al gran finale! Con questo dolce concludo la parentesi dedicata alle erbe aromatiche (che saranno comunque presenti di quando in quando nei prossimi post) che ha visto passare tra queste pagine quasi un menu completo: 2 “focacce”, 2 primi, un secondo e 2 dolci.
Questa ricetta tra l’altro sarebbe stata perfetta per partecipare al concorso su Altergusto ma ho deciso invece di donarla come possibile torta di compleanno per l’iniziativa “La Torta della Bontà” legata ad una raccolta fondi per la ricerca contro l’acidemia propionica, una grave malattia che impedisce di metabolizzare le proteine durante la digestione.
È anche una ricetta super-sponsorizzata (e magari queste aziende vedendosi citate potrebbero decidere di aderire alla raccolta fondi) perché vede insieme il timo limone di GliAromi, l’olio aromatizzato all’arancio di Olio Gargiulo ed il miele al tarassaco di Mieli Thun (che avevo già usato per altre due ricette su questo blog, qui e qui… ne approfitto per salutare Andrea e Matteo che ho conosciuto sabato scorso all’inaugurazione del nuovo spazio Carapina -oh, ciao Simone!-). Tre prodotti di eccellente qualità che hanno reso questo dolce davvero incredibile!

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23
Giu
09

Frollini alla lavanda

Frollini alla lavanda

Qualche tempo fa ho fatto un ordine su Terre Exotique, un’azienda francese nata dalla passione di una coppia per i sapori di terre lontane. Ci sono andato perché su una rivista femminile avevo letto un articolo sull’utilizzo dei fiori in cucina ed avevo riconosciuto nella foto il marchio di quest’azienda (quando si dice “pubblicità occulta”… vabbè) e devo dire che sono rimasto colpito dalla grande varietà di prodotti (sale, pepe, fiori e spezie) provenienti da tutto il mondo. Hanno un catalogo davvero interessante e ho scoperto cose molto curiose come ad esempio il cristallo di sale con la sua grattugia, per insaporire i piatti direttamente in tavola tra lo stupore di tutti (ovviamente l’ho comprato… ah e c’è pure lo zucchero), o altri ingredienti che hanno stuzzicato la mia fantasia culinaria.
Con ciò non voglio stare a dirvi “andate e comprate” perché non me ne viene nulla in cambio e non ho chissà quale rapporto con loro (e probabilmente avete già il vostro fornitore di fiducia), però vi dico, se aveste l’intenzione di cercare i loro prodotti, che sul loro sito li ho pagati un bel po’ in meno rispetto ai negozi e che, anche se secondo me si è trattato di un loro errore, non mi hanno nemmeno fatto pagare la spedizione.
Insomma, tutto questo ambaradàn per dirvi che ‘sti benedetti fiori li ho comprati (fiori di lavanda, petali di rosa e fiori di tarassaco… tutti insieme in un pacco offerta) e che quindi poi si è posto il problema di come utilizzarli. Ho provato a vedere gli abbinamenti su Food Pairing e a fare un giretto in rete e alla fine ho scelto la ricetta più semplice, ma era proprio quella che ci voleva per poter apprezzare davvero il sapore del fiore… che poi era la cosa che mi interessava di più essendo la prima volta che lo usavo. Per un piccolo assaggio, circa una dozzina di biscotti, vi servono:

  • 50gr di zucchero (anche di canna va benissimo)
  • 60gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 80gr di farina 00
  • 2-3 cucchiaini di fiori di lavanda essiccati
  • 1 cucchiaino di miele (qui ho usato ancora il miele di tarassaco)
  • 1 cucchiaino di lievito vanigliato
  • 1 pizzico di sale

Amalgamate in una ciotola il burro e lo zucchero, quindi unite gli altri ingredienti e lavorate bene l’impasto.
Dategli la forma di un cilindro di un paio di centimetri di diametro e mettetelo nel surgelatore per una mezz’ora avvolto in un po’ di pellicola. Trascorso il tempo necessario, togliete l’impasto dal frigo e tagliatelo velocemente a rondelle di mezzo centimetro di spessore, quindi sistematele su una placca da forno a qualche centimetro di distanza l’una dall’altra.
Cuocete nel forno già caldo a 170°C per 15 minuti o comunque finché cominciano a dorarsi sul bordo.
Si conservano a lungo in un contenitore di latta e sprigionano un profumo meraviglioso 🙂

20
Mag
09

Dolcetti al miele di tarassaco e cannella

Dolcetti al miele di tarassaco

Quando ho aperto l’account Twitter associato al blog ho cominciato anche ad annunciare, via via che le preparo, alcune delle ricette da pubblicare di lì a poco. L’idea è quella di dare a tutti coloro che si registrano una piccola esclusiva anticipazione e, ovviamente, di far venire a tutti l’acquolina in bocca durante l’attesa. Poi però bisogna anche che mi metta in testa di scriverle ‘ste ricette se no poi perde di valore tutto il progetto-Twitter… In realtà al momento i ritardi sono dovuti più che altro alla necessità di recuperare tutte quelle ricette che ho preparato e fotografato, ma mai pubblicato, nei mesi in cui sono stato lontano dal blog quindi una volta terminato il recupero il tempo tra un tweet e la pubblicazione dovrebbe ridursi di molto.
Presentate le mie giustificazioni (non firmate dai genitori ma spero vadano bene lo stesso), passo a trattare la ricettina di oggi.
Il miele ha fatto la sua apparizione sul blog solamente due volte, una su un secondo ed un altra su un dolcetto etnico (riportato anche tra le micro-ricette di Twitter). In effetti, nonostante lo tenga sempre a disposizione nella dispensa, lo utilizzo molto più come dolcificante che non come ingrediente. Poi una volta l’anno mi prende la voglia e puntuale arriva la ricettina 🙂
Stavolta sono proprio partito a far shopping avendo già in mente una caccia al miele adatto ad una ricetta per il blog e mi sono imbattuto nel miele di tarassaco di MieliThun che già avevo apprezzato quando avevo assaggiato i cioccolatini ripieni di miele della stessa azienda (per questo ne parlo, mica mi pagano… magari!). Credo che l’attrazione per questo tipo di miele in particolare sia nata per i miei ricordi di bambino: quando andavo nei prati a cogliere i soffioni (o dente di leone o, appunto, tarassaco) per soffiarli al vento… Insomma, per farla breve, ho comprato ‘sto miele, ho guardato il sito dell’azienda per approfondire le informazioni sul prodotto e ci ho pure trovato la ricetta!
E andiamo a vedere come si prepara (per 7-8 dolcetti, dosi leggermente modificate rispetto alla ricetta originale proposta da MieliThun)…

  • 150gr di miele di tarassaco
  • 180gr di farina
  • 1 uovo
  • una puntina di lievito fresco (circa un quarto di un cubetto)
  • 1 cucchiaino di cannella
  • la buccia grattugiata di un limone
  • liquore (rhum, cognac, ecc… come misura direi che un bicchierino da vodka scarso va benissimo)

Sciogliete il miele a bagnomaria ed aggiungete, tenendo sempre il recipiente sul fuoco, tutti gli ingredienti. Mescolate bene fino ad ottenere un impasto omogeneo, togliete dal fuoco e preparate delle palline (magari aiutandovi con un cucchiaino per fare porzioni uniformi). Cercate di fare questa operazione abbastanza rapidamente finché l’impasto è ancora caldo-tiepido… Disponete quindi le palline su una teglia imburrata ed infarinata e infornate a 170°C facendo dorare i dolcetti da entrambi i lati.
Seguendo la ricetta originale alla lettera, i miei dolcetti sono risultati un po’ “panosi” e dopo qualche ora erano un po’ troppo gommosi… con le modifiche e i suggerimenti il risultato dovrebbe essere migliore.

Già che c’ero, ho presentato i dolcetti con una tazzina di Grog, preparato facendo bollire per un minuto una tazza d’acqua con un cucchiaio del solito miele, succo di limone, stecca di cannella e chiodi di garofano…

12
Feb
07

Petti di pollo ripieni al miele e aceto balsamico

Petti di pollo al miele

Ve l’avevo scritto poche ore fa che mi sarei dedicato al pollo ripieno. Magari qualcuno di voi si sarà aspettato di vedere qui un bel pollo ruspante con tanto di alette e zampette ma se devo essere sincero mi fa un po’ senso l’animale intero… sarà perché 12 anni in compagnia di un’animalista vegetariana qualcosa ti lasciano dentro, ma a parte qualche raro caso ho difficoltà a pensare di cucinare qualcosa che non sia stato privato della sua forma originaria (e infatti non riesco a mangiare il coniglio perché ogni volta che vado dal macellaio me lo vedo lì rannicchiato in un angolo in posizione fetale, non ce la faccio proprio… eppure mi piace anche molto…).
Insomma si tratta quindi di un semplice petto di pollo e non di un pollo intero. Riempito con l’ottimo speck affumicato stagionato sei mesi (della Macelleria Metzgerei Pichler di Muhlbach) che ho comprato da ‘ino qualche giorno fa, funghi e insalata Tatsoi (giusto per mantenere anche all’interno quel gusto orientaleggiante della laccatura esterna). Anche la scelta di cucinare un piatto con l’aceto balsamico è nato grazie a ‘ino: proprio l’ultima volta mi ha presentato una serie di prodotti de Il Borgo del Balsamico da utilizzare in gocce all’interno di ricette raffinate; poi non li ho comprati ma intanto ho trovato la giusta ispirazione per arrivare a quanto vi presento oggi…

  • 3 petti di pollo a fette
  • 60gr di speck affumicato
  • 4-5 funghi champignon
  • insalata Tatsoi q.b.
  • 2 cucchiai di miele (meglio se d’Acacia)
  • 2 cucchiai di aceto balsamico
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 1 cipollotto
  • 2 peperoncini secchi
  • olio, sale, pepe nero

Battete leggermente i petti di pollo. Adagiatevi sopra, nell’ordine, lo speck affettato finemente, i funghi champignon a lamelle e l’insalata (strappata con le mani se vi pare troppo grossa, non usate il coltello d’acciaio perché ossida la parte dell’insalata su cui si è passata la lama). Arrotolate bene i petti di pollo su se stessi e chiudete con dello spago da cucina in modo da avere un involtino ben stretto che non perda il proprio ripieno durante la cottura.
Preparate quindi la marinatura mescolando in una terrina il miele, l’aceto balsamico, la salsa di soia, il cipollotto sbucciato e tritato fine, 2 cucchiai di olio, sale, pepe e i peperoncini sminuzzati con le dita. Mettete a marinare il pollo per una buona mezz’ora.
Trascorso il tempo necessario ad insaporire e colorare la carne, scaldate 3 cucchiai di olio in un tegame e rosolatevi il pollo (3-4 minuti per lato, a fuoco medio). Spegnete il fuoco, asportate delicatamente lo spago da cucina (ma anche no, basta che avvertiate i vostri commensali) e servite tagliato a metà e condito con olio e pinoli.

P.S. Appena visibile sullo sfondo, la confezione di zucca sott’olio (con cannella, zucchero di canna ed erbette) prodotto da Ursini. Indovinate dove l’ho comprata…

18
Dic
06

Rotolo di Baklava con crema di cous-cous all’ananas e zenzero e bigné d’ananas

Tribe di Dicembre 2006

Ed ecco finalmente che Tribe se ne esce con il numero di dicembre e le ricette dei vostri blogger preferiti! 🙂
Cenzina, Piperita, Petula, Peggy e me (unico maschietto del gruppo): Tribe ha chiamato a raccolta alcuni dei più ghiotti blogger di cucina, gastronomia, cultura alimentare del web (italiani e stranieri) e li ha invitati a creare un menù natalizio per i lettori… Così recita la pagina della rubrica di cucina “Tequila Sunrise” ed io non posso che essere felicissimo di aver partecipato e di essere in così buona compagnia! A giorni dovrebbe arrivarmi a casa copia della rivista che avrà ovviamente un posto d’onore tra le mie raccolte culinarie e speriamo di riscuotere un discreto successo perché mi piacerebbe avere di nuovo un’occasione del genere…
Tra l’altro, giusto oggi, su Cavolettodibruxelles c’è pure un mini-concorso dedicato al risotto (c’è tempo per votare fino a mercoledì a mezzanotte, quindi affrettatevi!) al quale ho partecipato con una delle prime ricette che sono state pubblicate su questo blog ovvero il risotto di asparagi con riduzione di fragole e aceto balsamico. Ai due vincitori verrà regalata una copia del libro “Cucinare in un istante” di Donna Hay e io sono ovviamente qui a chiedervi di votare per me (soprattutto se siete amici miei e aspettate di essere invitati a cena a casa mia… sarà data la precedenza a chi mi avrà votato, hehehe) anche perché poi potrei approfittare delle ricette del libro per prepararvi chissà quali manicaretti…

Ma torniamo alla ricetta pubblicata su Tribe. Ho aspettato fino ad oggi per inserirla nel blog perché non mi pareva certo carino guastare la sorpresa ai lettori (a proposito, se siete giunti qui perché avete letto la rivista e non eravate ancora miei frequentatori… GRAZIE DI ESSERE QUI!), ma ora è di dominio pubblico e quindi non ci vedo nulla di male a pubblicarla…

1. Rotolo di Baklava

  • 2 fogli di pasta fillo
  • 120gr di frutta secca mista (noci, pistacchi, nocciole…)
  • 60gr di miele
  • burro fuso e cannella

Stendere la pasta fillo e spennellare col burro fuso dopodiché sovrapporre i fogli in modo da formare un doppio strato. Sminuzzare la frutta secca e mescolare bene con il miele, quindi profumare con la cannella. Porre il tutto sulla pasta e arrotolarla.
Cuocere in forno a 180°C per 15 minuti. Tagliare in quattro pezzi e servire (se poi avete un forno piccolo tagliate prima di infornare).

2. Crema di cous-cous all’ananas e zenzero con bigné d’ananas

  • – fase1:
  • 250gr di succo d’ananas
  • 10gr di rhum
  • 10gr di fecola di patate
  • 50gr di zucchero
  • – fase 2:
  • 350gr di latte
  • 120gr di zucchero
  • 70gr di semola
  • 3gr di zenzero in polvere
  • 50gr di panna da montare
  • – fase 3:
  • 1 uovo
  • 100gr di acqua gelata
  • 200gr di farina
  • 2 cubetti di ghiaccio
  • 4 fette di ananas
  • 5gr di rhum
  • 20gr di zucchero

– fase 1: In un pentolino portare a ebollizione il succo d’ananas, il rhum e lo zucchero. Quindi legare il tutto con la fecola.
– fase 2: Far bollire il latte con lo zucchero e lo zenzero (potete usare anche quello fresco a fettine, poi però ricordatevi di passare al colino per toglierlo prima del prossimo passaggio). Aggiungere quindi la semola e cuocerla, sempre mescolando, per circa 5 minuti. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare e, una volta fredda, incorporare la panna.
– fase 3: Preparate la pastella sbattendo l’uovo con l’acqua gelata e incorporando la farina, poi lo zucchero e infine i cubetti di ghiaccio. Tagliare a metà le fette di ananas (in modo da avere delle mezzelune) e farle marinare nel rhum. Al momento di servire, immergere l’ananas nella pastella e friggerlo in olio bollente a 170°C per un paio di minuti.
Comporre la crema versando in una coppetta le preparazioni nell’ordine in cui sono state presentate: salsa, cous-cous e infine bigné.

Ad essere sincero, credo che la ricetta sarebbe venuta meglio (non fraintendete, è davvero buona) se al posto dell’ananas avessi usato le arance… purtroppo al momento di preparare la ricetta ancora non si trovavano… Quasi quasi per Natale ci provo così poi vi so dire…
E adesso tutti in edicola! Vi aspettano le ricette delle mie amiche di blog… E non dimenticate di votare il mio risotto




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